La scorsa settimana sono andata a vedere
la Personale di Liu Bolin, artista
cinese che ha fatto della "mimesi" una forma d' arte. Il suo lavoro è
infatti un mix di body art, performance, pittura e fotografia cominciato nel
2005, anno in cui le autorità cinesi distrussero per ragioni politiche il suo
studio a Pechino. In quell'occasione si fece immortalare tra le macerie -
dipinto con i colori delle stesse - in segno di protesta. Dopo questo scatto
che lo ha reso famoso in tutto il mondo ha continuato a indagare il rapporto
tra spazio e individuo, approdando nel 2012 ai luoghi più significativi del
nostro Paese. Roma, Milano, Pompei e Verona le tappe del suo "Secret
Tour": Liu Bolin diventa parte del Teatro alla Scala, del ponte di Castel
S.Angelo, della parete dipinta di una casa di Pompei e così via. La rassegna, ospitata negli splendidi
interni del Museo Hendrick Christian Andersen, include una ventina di fotografie, un'installazione e un
video-documentario che mostra il behind the scenes di questo affascinante
percorso.
Last
week I visited the exhibition of Liu
Bolin titled “A secret tour”. Twenty amazing pics hosting at Hendrick Christian Andersen Museum in Rome narrate the relationship between the
individual and space. Particulary these works documents a journey undertaken by
the Chinese artist to significant Italian locations. Marging body art,
performance, painting, and photography he becomes part of the Teatro Alla
Scala, the painted wall of a house Pompeii, the bridge of Castel Sant'Angelo,
and many more.
Liu
Bolin started his works in 2005 as an act of protest against the
Chinese government which destroyed his studio: his picture in the rubble,
painted with same colors, went around the world and mark the beginning of
his creative path.
Liu Bolin - A secret tour
13 Settembre - 11 Novembre 2012
Museo Hendrick Christian Andersen
via Mancini 20 - Roma
credits: vogue.it
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